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L'e-commerce ci piace perché ogni volta che arriva un pacco sembra Natale, ma quando lo apriamo ci rendiamo subito conto della quantità di imballaggi eccessiva. La soluzione? Ottimizzazione al cubo e contenitori riutilizzabili. Roger Botti - Robilant Associati
La logistica è un elemento fondamentale nella catena dell’e-commerce perché la capacità di offrire servizi di consegna e servizi di ritiro efficienti e rapidi risulta essere uno dei fattori determinanti per il successo di un negozio online. Le ricerche presentate da Netcomm nel febbraio del 2015 hanno evidenziato che i servizi logistici ed in particolare quelli di delivery, risultano essere tra i principali fattori capaci di influenzare giudizi e scelte dei compratori on-line. Come ME-commercer non ti occuperai della logistica aziendale, sarà direttamente l’impresa a gestire questa parte, tuttavia è importante che tu abbia questo tipo di know-how. Dovrai conoscere gli strumenti, i meccanismi e i processi che regolano la logistica. Ti dovrai occupare invece della logistica dei prodotti in caso tu sia un micro-imprenditore che voglia iniziare un’attività di e-commerce per la tua azienda.
Per approfondire
Nella definizione dell’Associazione Italiana di Logistica (AILOG), la parola indica “l’insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell’azienda i flussi di materiali e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti e al servizio post-vendita“.
La logistica è parte vitale in qualsiasi attività di e-commerce. Gli obiettivi chiaramente possono variare in base al tipo di attività, al tipo di prodotto e alle dimensioni dell’impresa; elementi comuni sono:
Spedizione autonoma attraverso corriere
La spedizione autonoma attraverso corriere è possibile per quelle aziende che hanno un movimento merci limitato e hanno le risorse necessarie – in termini di tempo e persone – per svolgere questa attività in autonomia. Sul territorio italiano la rete dei corrieri è diffusa e consente un confronto su prezzi, condizioni e modalità dei servizi offerti. Il flusso di attività prevede la gestione dell’ordine, il packaging, l’imballaggio, il contatto con il corriere, il monitoraggio della consegna e l’eventuale gestione dei resi.
Se l’attività dell’azienda è estesa e il budget te lo consente hai la possibilità di esternalizzare la logistica delle operazioni online, sincronizzando la tua piattaforma con un’azienda che si occuperà della logistica delle tue merci. Una volta che un cliente effettua un acquisto, il centro di distribuzione invierà il pacco in modo rapido. Questo approccio hands-off è sicuramente una soluzione ottimale in termini di gestione dello stress per potersi concentrare su altri aspetti della propria attività e-commerce.
Un centro logistico e di gestione del magazzino può essere di grande aiuto per l’automazione e la gestione delle vostre spedizioni, poiché lo stoccaggio delle merci risiede nel loro magazzino. A seconda del livello di integrazione con il carrello, ogni volta che si riceve un ordine, il proprio partner di logistica riceve automaticamente il prodotto da ritirare, imballare e spedire per conto dell’utente.
Ci sono principalmente due vantaggi nel fare affidamento su tale servizio:
Tuttavia, questo tipo di servizio non è adatto a tutte le realtà di e-commerce. Alcuni svantaggi da considerare sono:
Imballaggio
La regola base di ogni spedizione è che ogni centimetro è importante, per cui è necessario usare sempre l’imballaggio più piccolo e più leggero.
Carta di giornale, carta Kraft, buste con imbottiture di plastica a bolle d’aria, cuscinetti d’aria, chips in polistirolo per imballaggio sono i materiali più comuni utilizzati per proteggere i prodotti e riempire i vuoti nelle scatole di spedizione. Molte buste sono autosigillanti, ma per le scatole è necessario un buon nastro adesivo e una pistola tendinastro.
Alcuni consigli UPS per un imballaggio corretto
Spedizione
La spedizione è uno degli elementi fondamentali della logistica. Tre sono i principali fattori legati alla spedizione che influenzano l’esperienza di acquisto:
Quello che ti proponiamo in questa sede è fare riferimento, per avere un visione completa delle possibilità presenti ad oggi sul mercato, e comparare le prime due variabili elencate, ai comparatori di prezzo in questo settore.
La parola chiave è: comparatore prezzi di spedizione, ad esempio.
In questa sezione ti proponiamo di fare riferimento a Paclink PRO //pro.packlink.it/ un servizio per le aziende di Packlink una start up spagnola, nata nel 2012 che consente di avere in tempo reale una comparazione online di prezzi e tempi di transito ed offre soluzioni di invio nazionali e internazionali con corrieri espressi ed operatori postali.
L’utilizzo del sito è gratuito, non prevede l’obbligo di iscrizione ed è facilmente integrabile nei siti e-commerce e nei marketplace.
Per approfondire vedi ebay spazio venditori
Documenti
Consigliato accompagnare le spedizioni con il DDT – Documento di Trasporto – o con la fattura. La principale differenza tra i due è che la fattura include i prezzi mentre il documento di trasporto no.
Il Documento di trasporto costituisce un documento contabile di consegna emesso in relazione alla movimentazione di beni da parte di soggetti Iva.Tale documento viene utilizzato nel caso in cui il contribuente abbia l’intenzione di avvalersi della fatturazione differita prevista dall’art. 21, co. 4, D.P.R. 633/1972 o al fine di documentare la movimentazione dei beni, a titolo traslativo o non.
I beni viaggianti, in linea di principio, non devono essere più obbligatoriamente assistiti da documento accompagnatorio. Sono state, infatti, abrogate le disposizioni riguardanti l’obbligo di emissione del documento di accompagnamento dei beni viaggianti (fattura o bolla accompagnatoria) contenute nel D.P.R. 627/1978, che persiste, tuttavia, con riferimento a taluni beni (es. tabacchi e fiammiferi). L’utilizzo del documento di trasporto rimane, tuttavia, fondamentale laddove si voglia usufruire di talune opportunità che il sistema Iva offre e utile sia per colui che spedisce sia per colui che riceve, come checklist.
Se vengono spediti prodotti in altri Paesi, è necessario inserire la documentazione per la dogana. Per avere una visione completa della modulistica potete fare riferimento alla Camera di commercio.
Se non diversamente indicato nel contratto, il venditore è tenuto a consegnare la merce senza indebito ritardo non oltre 30 giorni dalla conclusione del contratto. Se è impossibile consegnare entro 30 giorni o entro la scadenza concordata, il cliente può chiedere la consegna entro una scadenza successiva. Se la consegna non avviene entro la nuova scadenza, il cliente può recedere dal contratto e chiedere un risarcimento. Diversamente, se la data di consegna specificata è essenziale (ad esempio, per un abito da sposa), il cliente può recedere dal contratto immediatamente e ha diritto a essere rimborsato integralmente se la merce non è consegnata entro la data inizialmente concordata. Il venditore è responsabile degli eventuali danni alla merce durante la consegna, tranne quando il cliente provvede direttamente alla consegna incaricando un trasportatore. Il venditore è sempre responsabile della merce trasportata da un vettore incaricato da lui.
Qui trovi gli elementi essenziali per quanto riguarda le regole in materia di trasporto e consegna. Per una quadro dettagliato, fai riferimento al sito del MISE dove troverai, oltre al Codice del Consumo, anche le risposte alle domande più frequenti in questo ambito.
Nell’era dell’economia digitale l’e-Commerce sta registrando una vera e propria esplosione, con effetti dirompenti sulla catena logistica che vanno dall’organizzazione del trasporto, alla gestione dei magazzini, alle
consegne in città. Si tratta di un trend inarrestabile che comporta la necessità di una profonda revisione delle dinamiche commerciali a livello mondiale; è certamente uno degli scenari con cui la governance della logistica si dovrà misurare nel futuro prossimo. ``La logistica ai tempi dell’e-commerce`` - Freight Leaders Council
Obiettivo a 50 milioni di pacchi nel 2018
Il progetto è parte del piano a 5 anni Deliver 2022 varato a fine febbraio dall’ad Matteo Del Fante, che lo considera «uno dei pilastri» della sua strategia: punta a 50 milioni di pacchi consegnati nel 2018 per crescere a quota 100 milioni nel 2022. Partita a metà aprile, la rivoluzione dei pacchi è già operativa in 71 dei 900 centri di recapito di Poste; a oggi tocca 500 comuni e 10 regioni ed entro giugno saranno operative prime aree in tutte le regioni italiane. Genova è avanti, con 3 centri su 4 già al lavoro con il nuovo modello; uno a Milano, Roma e Torino.
Nel 2016, l’Italia si è posizionata al 21° posto nella classifica della World Bank Logistics rankings: questo significa che l’Italia è un Paese in cui la distribuzione dei prodotti acquistati online è relativamente semplice. Il dato è certamente legato al fatto che il 69% della popolazione italiana risiede in aree urbane e la rete di infrastrutture è diffusa su tutto il territorio. Ad oggi, in Italia, vi sono diversi canali attraverso i quali è possibile raggiungere i consumatori per la consegna degli ordini: ognuno di essi offre diversi vantaggi a chi vende. Quello che segue è un elenco dei principali canali di distribuzione. Per una visione completa del ruolo della logistica in ambito e-commerce puoi fare riferimento al Libro Bianco di Netcomm
È il canale tradizionale, attualmente più utilizzato dai merchant e, quindi, anche dagli e-shopper italiani. Il processo di consegna normalmente prevede che in caso di assenza del destinatario venga aperta la giacenza presso il deposito locale del corriere.
Il cliente ha la possibilità, entro un certo periodo di tempo, di sbloccare la giacenza o attivando un nuovo tentativo di consegna a domicilio oppure andando a ritirare l’ordine presso il deposito che funge da drop point. Superato il limite di tempo concordato con il corriere per l’apertura della giacenza senza che sia avvenuto lo sblocco, l’ordine viene restituito al mittente.
È il canale utilizzato dalle aziende cosiddette bricks and clicks, che integrano la presenza online con una rete di negozi tradizionali di proprietà. Ciò permette loro di poter profilare i propri clienti e di offrire esperienze di acquisto più personalizzate, nonché di aumentare i touch point attraverso cui l’azienda può interagire con il consumatore. Basti pensare alle opportunità di cross-selling e up-selling che possono emergere dalla conoscenza del cliente che entra in negozio per ritirare un ordine effettuato online.
Questo canale viene aperto a fronte di un accordo tra un’azienda che opera sul web e una che possiede negozi fisici. In questo modo, il merchant offre ai propri clienti dei punti di prossimità per il ritiro degli ordini, mentre il retailer può accogliere nel proprio negozio un potenziale nuovo cliente. In base alla tipologia delle due aziende e del relativo accordo, questo canale può anche generare i vantaggi già citati nel caso dei negozi propri.
Sono reti più o meno specializzate che sfruttano la loro capillarità sul territorio per diventare punti di ritiro di prossimità. Possono essere edicole, bar o in alcuni casi dei punti di prossimità sviluppati degli operatori logistici. Come per i negozi propri o di terzi, il merchant ha la possibilità di ampliare le modalità di ricezione del bene offerte al cliente, mentre dall’altro lato l’esercente sfrutta economie di rete. Per gli operatori logistici poi, la rete di drop point non solo consente di arricchire l’offerta di servizi per i merchant, ma costituisce anche una soluzione più efficiente rispetto alla consegna presso il domicilio del consumatore.
Sono dei distributori automatici per il ritiro 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il cliente può procedere al ritiro del bene attraverso un pin o un codice di transazione, apponendo la propria firma per l’avvenuto ricevimento. Tra i principali vantaggi per il merchant vi è innanzitutto quello di offrire al cliente un servizio di ritiro altamente flessibile in termini di tempo e di prossimità (possono infatti essere collocati in punti strategici ad alto traffico, quali le stazioni di servizio, i centri commerciali, ecc.). I locker possono essere poi utilizzati anche come un punto di consegna per i resi e permettono di effettuare pagamenti in contrassegno attraverso carta di credito o bancomat. Garantiscono inoltre delle efficienze sui costi di movimentazione dei pacchi. Tuttavia, i locker richiedono un costo di installazione e di gestione piuttosto elevato per il gestore del servizio, il quale per ripagarsi richiede tendenzialmente un alto coefficiente di occupazione e di rotazione delle spedizioni. Inoltre, i locker possono essere utilizzati solo nel caso di prodotti con specifiche dimensioni e il tempo massimo di permanenza di un ordine è piuttosto limitato.