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Modulo 2 – Sezione 3

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Modulo 2 – Sezione 3

In questa sezione trovi:

  • il quadro generale dell’e-commerce in Italia
  • focus sul Consorzio Netcomm e  sui servizi alle aziende del settore

  L’e-commerce in Italia: dati e punti di riferimento

Connettività, capitale umano, utilizzo di Internet, integrazione delle tecnologie digitali, servizi pubblici digitali: elemento particolarmente critico la mancanza o la scarsa presenza di competenze digitali. Su questo fronte ancora molto rimane da fare.
L’immagine fotografa una delle pagine del sito del MISE dedicata al Piano strategico nazionale Banda ultra larga. Aprendo la pagina dedicata troverai una finestra interattiva per verificare l’attuale piano di diffusione della Banda ultra larga nei Comuni italiani e i futuri piani di diffusione.

Indice di digitalizzazione dell’economia e della società- Italia

Nella sezione 2 di questo Modulo ti abbiamo proposto l’esplorazione dei dati registrati dal DESI  all’interno dell’Unione (The Digital Economy and Society Index – Indice di digitalizzazione dell’economia e della società). Come abbiamo visto, il DESI consente di misurare lo sviluppo di connettività, competenze, utilizzo di Internet, integrazione delle tecnologie digitali, servizi pubblici digitali e valutare di conseguenza anche le potenzialità di sviluppo dell’e-commerce.

Nel complesso dei dati registrati dal DESI, l’Italia fa parte del cluster di Paesi a più basso indice complessivo di performance – dopo di noi solo Grecia, Romania e Bulgaria; occupa ancora la 25° posizione nella classifica dei 28 Stati membri dell’Unione europea (inclusa ancora la Gran Bretagna) anche se nel corso dell’ultimo anno ha realizzato nel complesso progressi leggermente più rapidi rispetto alla media dell’UE.

Le iniziative politiche intraprese nel corso del 2015-2016 iniziano a dare frutti. Infatti, grazie all’obbligo di utilizzo della fatturazione elettronica (e-invocing) verso la pubblica amministrazione, il 30% delle imprese (5° posto nell’UE) ha introdotto le fatture elettroniche, mentre l’adozione del piano per la banda larga ultraveloce ha incentivato gli investimenti pubblici e privati nelle reti NGA (Next Generation Access), portando la copertura al 72% nel 2016. Fattore particolarmente critico rimane la mancanza o la scarsa presenza di competenze digitali. Su questo fronte ancora molto rimane da fare. Per approfondimenti apri il file DESI-Italia . Se poi conosci la lingua inglese e vuoi visionare altri dati puoi fare riferimento direttamente al sito della Commissione Europea.

Il futuro è l’integrazione tra il retail e l’online, l’uno aiuta l’altro. Fabio Fulvio

L’e-commerce in Italia: stato dell’arte e tendenze

In questa pagina trovi dati e quadro di riferimento dell’e-commerce in Italia: il documento di riferimento è la ricerca di Human Highway pubblicata a settembre 2017: Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani

La ricerca presenta, attraverso l’utilizzo di grafici e infografica, un panorama dettagliato del mercato digitale in Italia e anticipa il concetto di Net Retail. Nel dettaglio, la ricerca esplora i seguenti temi: Lo sviluppo del Net Retail in Italia; Il percorso verso l’acquisto; I beni e servizi acquistati; Sistema di pagamento; Delivery e download: il sistema di consegna; La soddisfazione dell’esperienza di acquisto online; Device utilizzato nell’acquisto online; Le soluzioni digitali nei negozi fisici.

Riportiamo di seguito alcuni dati su temi che potrai approfondire in altri capitoli del corso, ma ti invitiamo a leggere la ricerca nella sua versione integrale.

Modalità di pagamento

Gli acquisti online sono per lo più pagati al momento dell’ordine e nel 9,9% dei casi sono pagati al momento della consegna o durante l’utilizzo del servizio (ad esempio, al termine di un soggiorno in hotel). Il pagamento online, contestuale all’acquisto, è in crescita, ed è passato dall’86,2% di inizio 2014 al 90,1% di settembre 2017.
La distribuzione per numero di acquisti (quota di transazioni) vede una netta prevalenza di sistemi basati su carte. Il 42% degli ordini online viene pagato al momento dell’acquisto con una carta di credito (o prepagata) e il 40,1% con PayPal.
Tuttavia, Human Highway stima che l’84% delle transazioni gestite da PayPal generi un addebito sulla carta di credito dell’acquirente e pertanto deve essere conteggiato nella sfera dei con carta di credito.
Tra gli acquisti pagati con la Carta, viene rilevata la prevalenza delle carte prepagate rispetto alle Carte di credito e il 10,6% dei pagamenti con Carta viene corrisposto al momento della consegna del prodotto o al momento dell’utilizzo del servizio, con una diminuzione di 12/14% nel 2014. Negli ultimi due anni l’uso di contanti e bonifico bancario è progressivamente diminuito e l’incidenza dei buoni sconto/coupon aumenta.
La categoria di prodotto e servizio acquistati influenza il sistema di pagamento utilizzato e questa scelta si riflette nell’importo medio di acquisto, molto più alto della media per il bonifico bancario.
L’utilizzo di PayPal come sistema di pagamento è più frequente nel caso di acquisto di prodotti fisici rispetto a beni e servizi digitali. Per l’acquisto di beni e servizi digitali prevale l’uso di una carta di credito, sia al momento dell’acquisto che alla consegna. L’uso del contante è più frequente nell’acquisto di prodotti che in servizi. Oltre a quelli mostrati nel grafico ci sono altri metodi di pagamento utilizzati dagli acquirenti online (addebito su conto corrente, bancomat alla consegna, vaglia postale ecc.) Ma insieme raggiungono solo 2 o 3 casi su 100.
D’altra parte, vi è un aumento costante del pagamento attraverso un buono sconto / buon acquisto.

Per un approfondimento sui sitemi da pagamento visita il Modulo 3 – Metodi di pagamento.

 

Ritiro del prodotto o download (del servizio)

Più di un acquisto online su due è relativo a prodotti fisici, oggetti che devono essere recapitati all’acquirente. In oltre nove casi su dieci – 92,1% – il bene è recapitato dal sistema di consegna presso un indirizzo indicato dall’acquirente (più spesso in casa, talvolta presso un ufficio o un luogo terzo). Solo nel 7,9% dei casi i prodotti fisici acquistati online sono ritirati dal cliente presso un punto vendita o un punto di ritiro indicato dal Merchant.

Nel caso di acquisti di servizi e beni digitali la consegna avviene in 1 caso su 3 via eMail (es., una prenotazione alberghiera), in 1 caso su 6 con un download (es., un’App, un gioco) e in un caso su 3 come accesso immediato al servizio (es., acquisto in-App o abbonamento a un servizio online). La quota molto limitata di acquirenti online che dispone di un servizio di portineria (14,7% del totale) è un inibitore al modello della consegna e negli ultimi anni si sono moltiplicate le soluzioni alternative. Il numero di insegne che offre la possibilità dl ritiro in negozi di prodotti acquistati online è in crescita e si assiste al fiorire di numerose iniziative di consegna in luoghi terzi (punti vendita non proprietari, bar, edicole, uffici postali etc.) e presso contenitori automatizzati.

Per approfondimenti vai al Modulo 3 – Logistica.

 

Chi compra cosa

Il profilo di età rivela un fenomeno popolato nelle fasce centrali: il 54% degli acquirenti online ha meno di 44 anni a fronte del 42,5% nell’intera popolazione italiana. Il 13% degli acquirenti online ha più di 64 anni, un dato in crescita. La composizione per sesso dell’utenza Internet vede una leggera prevalenza maschile (54% a fronte del 48% dell’intera popolazione italiana) e questa si rafforza tra gli acquirenti abituali, per il 56% composti da uomini. Tra gli acquirenti online la quota di persone con laurea è doppia rispetto alla media della popolazione italiana. La presenza di acquirenti online aumenta in funzione della dimensione del comune di residenza: nei grandi centri si nota una maggior concentrazione di acquirenti online, in particolare degli acquirenti abituali. Negli ultimi sei mesi meno di due acquirenti online su tre (59,8% ) hanno acquistato in Rete utilizzando esclusivamente il sito Web del merchant. Negli anni recenti si è affermata la nuova modalità di acquisto a distanza in mobilità, sempre online ma non sul Web, bensì via App su dispositivi mobili. Tra i 21,3 milioni di acquirenti online degli ultimi sei mesi si rileva che il 31,4% di essi ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’App su Smartphone e il 10,9% almeno un acquisto utilizzando un’App su Tablet. In alcuni casi gli acquirenti online hanno compiuto i propri acquisti utilizzando unicamente le App dei merchant sui dispositivi mobili (l’1,2% degli acquirenti su Tablet e 6,3% su Smartphone). Infine, il segmento più esperto ha acquistato in tutte le tre modalità (il 6,2% degli acquirenti): quasi un milione e mezzo di persone caratterizzate da un’elevata frequenza di acquisto online e da importi doppi rispetto alla media.

Se si considera il numero di acquisti online (la quota sulle transazioni) il ricorso ai dispositivi mobili mostra un costante e notevole aumento dal 2012: nei mesi del 2017 presi in analisi dalla ricerca, ogni 100 acquisti online, 6,8 sono stati effettuati da Tablet PC (sia su sito Web che via App, con quota calante) e 19,5 da Smartphone (sul sito Web o via App).

Il valore degli acquisti per categoria disegna una distribuzione concentrata in poche categorie: in testa i prodotti di viaggi e turismo, seguiti dall’elettronica (nelle diverse declinazioni di prodotto), i servizi assicurativi, l’abbigliamento e gli accessori. L’evidente l’effetto stagionale sulla distribuzione della spesa: a fine anno prevalgono i prodotti rispetto ai servizi mentre l’incidenza di questi ultimi cresce durante l’estate, trainati dai viaggi e dal turismo, le due categorie più forti dell’online retail.

Gli acquisti online riguardano una grande varietà di prodotti, sia fisici sia digitali. Nel periodo di riferimento della ricerca tra le prime dieci categorie, 6 sono relative a prodotti fisici e 4 a servizi e beni digitali: ricariche telefoniche 58,9/ Biglietti di viaggio 40,3/Soggiorni vacanza 36,1/Abbigliamento 35,4/Elettronica (non PC, Tablet, Phone) 31,7/Scarpe 29,6/Libri, CD, DVD 28,2/Accessori e gadget 27,8/Coupon 25,3/Prodotti alimentari 23,2.

Per approfondire le strategie di segmentazione del mercato vedi il Modulo 3 – Strategie di marketing.

 

Riportiamo in questa pagina il link a uno strumento Google di analisi (Consumer barometer with Google. L’immagine riportata è relativa all’Italia ma, ovviamente, il sistema permette l’analisi dei dati di molti altri paesi.

Il Consorzio Netcomm è
sinonimo di commercio digitale,
un network di oltre 300 aziende,
dati e scenari di mercato,
un’opportunità per aziende e consumatori.

Il Sigillo Netcomm

Il Sigillo Netcomm è un impegno per chi vende e una garanzia per chi acquista. Per poter esporre il sigillo infatti, un sito deve dimostrare di aver soddisfatto una serie di parametri che rispondono a obblighi di legge e codici di condotta. Il bollino Netcomm è un ottimo strumento di marketing. Approfondisci.

L’immagine riporta le quattro tipologie di bollino disponibili.

Consorzio Netcomm

Netcomm è il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, punto di riferimento in materia di e-commerce nel panorama nazionale e internazionale. Nato nel 2005, Netcomm annovera tra i suoi consorziati più di 300 aziende che rappresentano sia società internazionali, che piccole e medie realtà di eccellenza. Netcomm è tra i fondatori di Ecommerce Europe, l’Associazione Europea del Commercio Elettronico, nata con lo scopo di stimolare lo sviluppo del mercato dell’e-commerce a livello europeo di cui abbiamo parlato nella sezione 2 di questo Modulo.

Questo progetto è finanziato con il supporto della Commissione europea. La pubblicazione riflette il punto di vista esclusivo degli autori e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per gli usi delle informazioni ivi contenute.
Per informazioni e approfondimenti: info@bluebook.it